
A dicembre 2020 è stato approvato il Regolamento transitorio – Reg. 2020/2220 che proroga di
ulteriori due anni gli strumenti finanziari della Politica Agricola Comune (PAC), delle Organizzazioni
Comuni di Mercato (OCM) e dello Sviluppo Rurale (PSR), per andare a scadere alla fine del 2022.
Il regolamento transitorio farà da ponte tra la programmazione 2014-2020 e la nuova programmazione 2022 -2027.
In pratica, si utilizzeranno i vecchi bandi della programmazione 2014-2020 con le nuove dotazioni finanziarie ai quali si andranno ad aggiungere 910,6 milioni del programma Next Generation Eu (NGEU).
Durante il regolamento transitorio le singole Regioni potranno apportare delle modifiche ai Piani di Sviluppo Rurali anche se rimangono in vigore i PSR 2014-2020 e le relative misure; pertanto le Regioni potranno aprire nuovi bandi su tutte le misure.
Novità
Una novità molto significativa, oltre all’ordinaria dotazione dei PSR, è rappresentata da risorse aggiuntive per la ripresa dall’emergenza Covid-19 e nello specifico dal Next Generation EU che per l’Italia ammonta a 910,6 milioni di euro e sono messe a disposizione dei PSR dal 2021. Pertanto per gli anni 2021- 2022, le dotazioni avranno due fonti di finanziamento, quelli derivanti dalla dotazione ordinaria dei PSR (circa 9 miliardi di euro per l’Italia) e i fondi del programma NGEU, (circa 910,6 milioni di risorse Ue, senza obbligo di cofinanziamento nazionale).
Per i nuovi impegni agro-climatico-ambientali, biologico, benessere animale, a partire dal 2021, gli Stati membri stabiliscono un periodo più breve da uno a tre anni, ovvero possono aprire nuovi bandi e nuovi impegni con un periodo di durata inferiore ai soliti 5 anni. Per gli impegni già in essere, gli Stati membri possono prevedere una proroga annuale dopo la scadenza, ma nel 2022 la proroga non può essere oltre 1 anno.
Per la gestione del rischio viene facilitato l’accesso alle compensazioni di reddito dovute a perdite causate da eventi climatici avversi, infestazioni parassitarie, malattie vegetali o animali, in questo caso lo Stato membro può prevedere l’attivazione del sostegno in seguito al calo del 20% del reddito o della produzione e non il 30% come attualmente.
La ripartizione percentuale delle risorse NGEU
La ripartizione percentuale delle risorse NGEU sarà la seguente:
– 8% attuali misure;
– 37% transizione ecologica (Pagamenti agro-climatici, agricoltura biologica, benessere animale, ecc);
– 55% innovazione e transizione digitale (filiere corte, energie rinnovabili, agricoltura di precisione, rinnovo macchinari e attrezzature, agricoltura circolare, ecc);
Il regolamento transitorio prevede anche l’aumento del massimale per gli aiuti all’avviamento di imprese per i giovani agricoltori dagli attuali 70.000 euro ai 100.000 euro.
Inoltre, per gli investimenti effettuati da agricoltori e trasformatori alimentari che contribuiscono a una ripresa economica sostenibile e digitale possono essere sostenuti fino ad una percentuale di contributo pari al 75%.
Nel prossimo futuro arriveranno abbondanti finanziamenti destinati alle imprese e agricoltori che intendono fare investimenti di tipo green e sostenibile.
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