
LA NUOVA PROPOSTA LEGISLATIVA DELLA COMMISIONE EUROPEA IN TEMA DI AMBIENTE
“FARM TO FORK”
Farm to Fork strategy ovvero “Dal Produttore al Consumatore” è la nuova strategia messa a punto dalla Commissione Europea con la Comunicazione COM (2020) 381 del 20/05/2020 all’interno dell’European Green Deal, un’ambiziosa proposta legislativa in tema di ambiente.
Farm to Fork mira a modificare il sistema alimentare dell’Europa al fine di renderlo più “sostenibile”, riducendone l’impatto verso Paesi Terzi.
La sostenibilità è stata messa al centro, in quanto la maggior parte dei cittadini Europei si dice preoccupato per l’ambiente, tant’è che i prodotti green sono in crescente aumento.
La strategia Farm to Fork affronta molti aspetti della filiera, dall’agricoltura fino al modo in cui vengono etichettati gli alimenti, un passo importante per il futuro delle filiere alimentari.
Si tratta di un piano di dieci anni per guidare il passaggio verso un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente. È la prima volta che l’Unione Europea progetta la politica alimentare con il coinvolgimento dell’intera filiera alimentare, dalla produzione alla distribuzione, fino al consumo.
Obiettivi
Ogni Stato membro sarà chiamato ad adottarla, mediante norme nazionali volte a raggiungere gli obiettivi stabiliti dell’UE, e per fare ciò saranno attivate anche misure di sostegno.
I principali obiettivi sono:
- Garantire una produzione alimentare sostenibile;
- Garantire la sicurezza alimentare;
- Favorire una filiera alimentare sostenibile dall’inizio alla fine: dalla lavorazione alla vendita (sia all’ingrosso sia al dettaglio), e anche i servizi accessori, come l’ospitalità e la ristorazione;
- Promuovere il consumo di cibi sostenibili e sostenere il passaggio verso abitudini alimentari sane;
- Ridurre gli sprechi alimentari;
- Combattere le frodi alimentari lungo tutta la filiera.
Tali obiettivi potranno essere raggiunti investendo in innovazione, ricerca, consulenza, consolidamento di competenze e conoscenze condivise.
Azioni per il raggiungimento degli obiettivi
A preoccupare il mondo agricolo sono i numeri che dovranno essere raggiunti:
- ridurre almeno del 50% l’uso di pesticidi chimici entro il 2030 e quelli più pericolosi;
- ridurre almeno del 50% la perdita di nutrienti, garantendo che la fertilità del suolo non si deteriori. In questo modo si ridurrà di almeno il 20% l’uso di fertilizzanti entro il 2030;
- ridurre del 50% le vendite totali di antimicrobici e di antibiotici per gli animali allevati entro il 2030;
- trasformare il 25% dei terreni agricoli coltivati in aree destinate all’agricoltura biologica entro il 2030.
Con questa strategia le filiere risulteranno più trasparenti e i consumatori avranno a disposizione maggiori informazioni non solo sugli aspetti nutrizionali e sull’origine degli alimenti, ma anche l’impatto che quel prodotto ha sull’ambiente.
Misure
La strategia propone alcune misure per facilitare l’accesso al cibo sano e sostenibile, sia dal punto di vista economico sia da quello fisico; le istituzioni pubbliche, come le scuole e gli ospedali, dovranno rispettare standard più rigorosi in materia di appalti pubblici per la fornitura dei pasti. Anche le aziende dovranno adottare misure per ridurre il proprio impatto ambientale e rivedere l’offerta di alimenti seguendo le linee guida per una dieta sana e sostenibile.
Questa strategia sosterrà gli agricoltori e i pescatori dell’UE, premiando i soggetti attivi, i soggetti “smart” e resilienti, che adottano PRATICHE SOSTENIBILI anche attraverso il sostengo fornito dalle nuove Politiche Agricole Comuni.
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