
Si è da poco conclusa la raccolta delle mele rotelle della Lunigiana, produzione tipica del territorio dell’alta Lunigiana e che rientra tra i prodotti PAT della Toscana. Si tratta di un frutto rotondo e schiacciato di origini selvatiche, progressivamente selezionato e coltivato lungo tutto il territorio dell’Appennino Tosco Emiliano.
Quest’anno la stagione non è stata delle migliori, le gelate di aprile, i forti attacchi di ticchiolatura e la siccità estiva, hanno portato in dote uno scarso raccolto.
Purtroppo il mercato quest’anno sarà privato dell’abbondanza di un frutto così interessante ed apprezzato sia per le peculiari caratteristiche organolettiche sia per la spiccata componente salutistica dei suoi principi nutritivi, pari, se non superiori a quelli della nota mela annurca.
Il consumo ideale della mela rotella avviene dopo alcune settimane dalla raccolta, quando si ha un aumento della concentrazione zuccherina e delle componenti aromatiche nel frutto, oltre ad un viraggio nella colorazione del frutto che passa da verde marcato al giallo con striature rosse. Per migliorare la “coloritura” le rotelle vengono stese al sole e girate periodicamente, un processo antico che richiama le tradizioni di una volta.
All’osservatore distratto potrebbe sembrare un letto di foglie appena cadute dalle possenti querce che fanno da cornice alle montagne della Lunigiana, di sicuro il visitatore attento che ha voglia di scoprire il magnifico territorio della Luna, non si perderà questo spettacolo, portandosi a casa uno scatto che ha dentro la poesia della natura e il duro lavoro del frutticoltore.